martedì 28 marzo 2006

Quand'anche le sprangate sui denti ti sembrano poco #2

Devo attirarle, certe persone. O forse semplicemente ci faccio caso.

Questo pomeriggio cammino lungo via Santa Maddalena per raggiungere la mia facoltà dove mi aspetta la laurea di un'amica. Un po' distratto per la lettura di un volantino elettorale, ad un certo punto sbatto con tutta la mia mole su una macchina. Alzo gli occhi e vedo l'auto parcheggiata con tutte e quattro le ruote sul marciapiede. Faccio un rapido calcolo: strada = veicoli da trasporto; marciapiede = pedoni.

Quell'auto è decisamente fuori posto.

La cosa più bella è che dopo il mio impatto esce dall'auto il proprietario che, piuttosto stizzito, mi rimprovera dicendo che potevo stare più attento. Anzi, che dovevo stare più attento. Replico con una certa virulenza che non è colpa mia se parcheggiando sul marciapiede ha mostrato di sconoscere anche le più elementari regole di civiltà. Un attimo di silenzio e quell'uomo ribatte con una risposta che mi lascia a tutta prima disorientato, almeno prima di comprenderne il suo più intimo e nascosto significato: "Ci sono due marciapiedi su questa strada. Potevi prendere l'altro". Poi mi sorride.

Certo. Che stupido. La colpa è mia se ho scelto il marciapiede sbagliato... Quand'anche le sprangate sui denti ti sembrano poco.

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