lunedì 18 dicembre 2006

Indegni di considerazione #6

Diffido delle persone che non sorridono. Seppur dalla più tenera infanzia mi sia stato inculcato il luogo comune secondo il quale sulla bocca di uno sciocco alberga più d’un sorriso a sproposito, ho sempre visto qualcosa di anomalo nelle persone serie. Come se nel loro contegno artefatto e nella studiata gravità volessero esprimere il disprezzo più profondo verso le sorti comuni e progressive, quasi volessero elevarsi dall’impeto delle umane passioni con un volto tirato e l’illusione di una superiorità morale tutta di facciata.

Simili considerazioni sono ritornate alla mia mente quando, su segnalazione dell’amico MaPietru ho scoperto un circolo e una persona a dir poco sconcertante: cliccate qui per rendervene conto voi stessi. Il circolo culturale Margaret Thatcher. Posto che in Italia ciascuno ha il diritto di parola e di pensiero (in questo caso l'attività cerebrale è tuttavia esclusa), non riesco a capire quale senso si possano dare a simili iniziative. O forse, solo, temo di comprenderne le ragioni. Leggiamo dagli scopi e inorridiamo insieme:

L'Associazione M. Thatcher è apartitica e non ha scopo di lucro, persegue la diffusione dell'idea thatcheriana, liberista e ambientalista in Italia e si prefigge di combattere tutti i totalitarismi e fino alla sua distruzione, il comunismo contro il quale intende promuovere un grande processo mondiale che ne condanni moralmente i crimini ed i loro responsabili, vivi o morti e faccia si che questa ideologia subumana ed assassina venga bandita da ogni contesto civile del mondo. IL Circolo M. Thatcher si propone anche l'obiettivo di trasformare il thatcherismo nella formula italiana di berlusconismo per il risanamento economico, morale, civile e ambientale del Paese.

Tentiamo di capire adesso cosa vaghi dentro la testolina della signora Tullia Vivante, accigliato presidente del Circolo, la cui vita si basa sui principi di Verità, Rettitudine, Pace, Amore, Non-Violenza – tenete a mente questi principi...

  1. L’associazione è apartitica: peccato che l’homepage del sito sia occupata da una foto d’antan di Silvio Berlusconi e delle sue figliolette e che tutto sia volto a glorificare la figura del Berlusca per il risanamento economico, morale, civile e ambientale del Paese. Se non è una nuova religione poco ci manca;
  2. Dire che il thatcherismo è espressione del liberismo è più che ovvio, ma abbigliarlo con le vesti dell’ambientalismo significa oltraggiare il concetto stesso di ambiente;
  3. L'associazione si prefigge di combattere tutti i totalitarismi, e fin qui bene. Poi però, degna seguace del suo capo spirituale, si spinge fino ad auspicare la distruzione del comunismo attraverso una caccia alle streghe e processi mondiali che condannino definitivamente questa ideologia subumana ed assassina. Se la signora avesse avuto l'apertura mentale di guardare alla sua ideologia avrebbe scoperto quanta poca umanità si nasconde dietro di essa;

Riguardo alle emergenze nazionali individuate dagli eccelsi pensatori di questa associazione culturale mi preme poi ricordare due fulgidi esempi di pace, amore e non-violenza. Il primo riguarda la voce Costituzione, dove si legge la folle e delirante richiesta di emendare ogni traccia marxista dalla Costituzione italiana. Scusatemi: non ricordavo che la Costituzione italiana fosse stata redatta a Stalingrado e poi approvata congiuntamente dai Savi di Sion e dai capi degli italici soviet. Il secondo esempio invece è seriamente inquietante perché molti mentecatti potrebbero considerare giuste affermazioni di tal sorta. M’inquieta sapere che possano esistere persone che non tanto propongano simili soluzioni, ma possano semplicemente pensarle. Alla voce Immigrazione clandestina della sezione obiettivi si legge cattura e rimpatrio coatto di tutti gli immigrati clandestini. Processi, condanne e campi di prigionia per i delinquenti.

Campi di prigionia per i delinquenti... A quando la pena di morte, la legge del taglione o la tortura legalizzata? Casa delle Libertà. Dove per "Libertà" s'intenda la possibilità - per loro - di fare qualsiasi cosa, anche la più abietta e rivoltante, in nome del vitello d'oro che va adorato sempre e comunque.

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