lunedì 11 dicembre 2006

Ostaggi

Un governo ostaggio della sinistra radicale. Dispiace affermarlo, ma ormai non lo si può più nascondere. È chiaro che non si può governare con gente simile, è chiaro che il Paese non potrà mai progredire. Almeno fino a quando gente come Mastella o Rutelli saranno al governo...

L’unica vera sinistra radicale. Ho più volte lamentato dell’ipocrisia italiana che chiama radicale quella che, per idee ed ideali, dovrebbe essere semplicemente sinistra. E che considera centro-sinistra quella che, a voler essere buoni, può essere considerata tutt’al più una sbiadita, annacquata, neo-liberista seppur anti-berlusconiana forma di socialdemocrazia (perché la socialdemocrazia, quella vera, non ha nulla a che spartire con la politica e la mentalità italiana). Corretto dunque – anche se anormale per non dire anomalo – che la sinistra italiana contenga anche una parte di integralisti crociati che in passato si sono fregiati e hanno difeso la propria poltrona dietro il rassicurante bianco fiore simbol d’amore di uno scudo crociato.

Tuttavia, anche se il tempo e i rivolgimenti politici hanno costretto questa gente a cambiare casacca, la mentalità gretta dei baciapile cattolici è rimasta. Accade così che una proposta di legge del ministro per le Pari Opportunità sulla legalizzazione delle coppie di fatto abbia scatenato l’inferno all’interno della stessa maggioranza al governo. Mastella che minaccia di far cadere il governo, i margheritini che protestano indignati, lo stesso Prodi che, bontà sua, cerca di ricucire lo strappo pur prostrandosi come uno zerbino ad ogni parola di papa Nazinger.

Un governo ostaggio dei cattolici crociati che non accettano la possibilità di un pensiero diverso dal proprio, una discriminazione au contraire: non ti discrimino perché credi, ti discrimino perché non ti pieghi al mio modo di interpretare la realtà. I PACS proporrebbero una visione alternativa della famiglia… E allora? Dove sta il problema? Un cattolico credente osservante potrà continuare a sposarsi in chiesa senza alcuna limitazione mentre tutti gli altri potranno tutelare il proprio stato di coppia rendendo legale la propria unione. Unione innaturale ed anormale ribatterebbero allora i catto-bigotti. Ma ci sono tante altre azioni che, pur innaturali, sono comunemente accettate da tutti: vestirsi, radersi, scrivere, volare… Il problema non risiede nella naturalità dell’atto o nell’etica del singolo.

L’unico reale problema è quello di una Chiesa Cattolica che, temendo di perdere consensi e quindi potere vuole imporre ad uno Stato sovrano e laico quale l’Italia – beh, fingiamo di crederci per un attimo – un’etica e un corpus di norme comportamentali basato sulla dottrina cattolica. In soldoni: siccome la forza della persuasione ecclesiastica vale poco e nulla, la Chiesa vuole che la propria dottrina sia imposta per legge anche a chi cattolico non è. Comodo, nevvero?

Lo Stato italiano è costretto a subire giornalmente attacchi durissimi da parte del Vaticano che difende le proprie strutture di potere e la propria sopravvivenza a scapito di milioni d’italiani calpestandone i diritti, i sentimenti e le intelligenze. Un’etica dell’intolleranza che invece di essere bandita dalla civile e laica dialettica politica salta prepotentemente in primo piano soffocando il progresso culturale del nostro paese.

Questo governo rischia di cadere a causa di un manipolo di mentecatti egoisti e profittatori: spero che la parte sana della politica italiana – ammesso che ve ne sia una – riesca ad isolarli ed impedisca loro di imporre una visione parziale, distorta e confessionale della vita umana.

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