domenica 20 gennaio 2008

Rick, preparami un Jack

Scrivo con un po’ di ritardo, ma ne scrivo. Anche quest’anno Modica è stata investita da un fenomeno che sembra ormai riscuotere successo in Italia. La Notte Bianca, nuova moda e fumo negli occhi dei nostri amministratori. Notte Bianca – svegli fino a tardi lo slogan che i pubblicitari a corto di idee hanno tirato fuori dal cilindro del padre padrone di questa manifestazione. Non sponsor badate bene, nemmanco filantropo disinteressato… Dictator, direttore d’orchestra, capitano coraggioso, Berlusconi in erba che ha imparato fin troppo bene la lezione del tignoso di Arcore.

Contrariamente a quanto accade nel resto d’Italia infatti la Notte Bianca a Modica non è stata organizzata dall’amministrazione comunale – il cui bilancio disastrato e i milioni di euro di debiti accumulati da una fallimentare amministrazione di centrodestra farebbero impallidire anche il viso di un senegalese. VR Night il vero nome della manifestazione (ovvero la notte di Video Regione), il gruppo Minardo patrocinatore nella figura rampante del suo rampollo più promettente, Nino Minardo.

La famiglia Minardo, i Kennedy di Modica li chiamano. Proprietari di un impero economico-politico (come ricordavo qui), tengono in mano, insieme a pochi altri, la politica cittadina creando e distruggendo alleanze, estromettendo e imponendo loro clientes, muovendo le fila come burattinai silenziosi. Senza scrupolo alcuno, arrivando anche ad estromettere Riccardo Minardo, ex senatore forzista da 70.000 voti nonché zio del suddetto Nino, il cavallo di Troia che in passato era servito ad espugnare la roccaforte di Montecitorio per curare gli interessi di famiglia. Adesso lo zio Riccardo, messo in minoranza dal nipotino coordinatore della Forza Italia locale, ha dovuto addirittura abbandonare il suo vecchio partito trascinandosi verso le nuove frontiere dell’MPA. Partito giovane, che bramava una personalità del calibro di Riccardo Minardo (il quale ha ancora un seguito sterminato) che ha dato una nuova possibilità all’ex senatore, ora deputato del Movimento per l’Autonomia. Se tuttavia lo zio Riccardo mantiene l’aria dimessa e l’umiltà di un campagnolo ripulito che cerca di mettere una buona parola un po’ per tutti – certo non disinteressata, che credete – e con il quale puoi parlare tranquillamente, anche in dialetto, il nipotino deriva invece dalla scuola berlusconiana più pura e becera: gessato alle dieci del mattino, sempre perfetto, sorriso di plastica, lontano mille miglia dal mondo reale. Astro calante Riccardo, astro crescente Nino: rastrellati nel frattempo le cariche di presidente del Consorzio autostrade siciliane, di presidente della Fondazione Federico II e qualche altra mezza dozzina di incarichi, Nino attende ormai l’incoronazione formale a conte e re di Modica.

Notte Bianca, panem et circenses

Costretto per impegni radiofonici a raggiungere il centro storico, scopro sin da subito una città sotto assedio: strade chiuse con check point come a Baghdad, traffico in tilt, parcheggi come utopia, bus navetta stracolmi di umanità varia, vigili urbani insolitamente efficienti – beh, non tanto insolitamente visto che anche il loro lavoro per la Notte Bianca, straordinari compresi, è stato pagato dal gruppo Minardo. Insieme agli Skaramanzia, il gruppo ska che ho intervistato quel giorno, riusciamo in qualche modo ad incastrarci tra la folla della navetta e a scendere verso il centro… Non continuerò oltre, se non per segnalare un episodio illuminante che ha contribuito ad infiammare le mie preoccupazioni sul futuro della politica, dell’indipendenza etica e culturale, della libertà d’azione nella mia città. Dopo l’intervista agli Skaramanzia raggiungo due miei amici, proprietari di una libreria in centro. Noto che di fronte al loro negozio è stato costruito un palchetto il cui fronte dà verso il marciapiede e non verso la strada. Ciò significa che non appena inizierà il concerto l’ingresso della libreria sarà ostruito dagli spettatori… Strano, in effetti, se è vero che la Notte Bianca dovrebbe anche invogliare agli acquisti.

Per fortuna i miei dubbi vengono subito fugati scorrendo il programma della Notte Bianca: questo concerto in programma non esiste, ergo qualcuno ha voluto approfittare dell’onda lunga per acquistare notorietà. Questo qualcuno ha purtroppo nome e cognome… Antonio Modica e la sua Mohac Music Machine. Sospenderò il giudizio su Antonio Modica: c’è chi lo considera un grande professionista, c’è chi invece crede che James Brown da morto sia più bravo di lui. Voglio solo ricordare che il suo concerto, per certi versi abusivo all’interno di una manifestazione privata quale la Notte Bianca, non solo ha reso difficoltoso l’accesso ad alcuni bus navetta, ma ha anche impedito ad un altro artista, regolarmente in programma, di esibirsi su un palchetto poco distante: l’amplificazione del gruppo di Antonio Modica infatti superava di gran lunga i virtuosismi solistici della chitarra di Saro Tribastone, forzatamente ridotto a silenzio.

Evidentemente qualcuno deve aver protestato per questo concerto non in programma, se poco prima di iniziare si avvicina ad Antonio Modica un rappresentante della SIAE per chiedere conto e ragione dell’evento. Subito dopo però un quartetto raggiunge i due. Ne riconosco tre: Vincenzo Pitino inteso ‘Nzuliddu, (uomo fine ed elegante, il quale dopo la vittoria del suo centrodestra alle amministrative passò con i suoi sostenitori sotto la sede del candidato a sindaco perdente strombazzando, urlando, buttando in aria i volantini ormai inutili e facendo le corna ai presenti), Girolamo Carpentieri, vice presidente della Provincia e Nino Minardo.

La triade del potere.

Dopo aver parlottato fitto con Antonio Modica il tutto si conclude con uno dei tre che dà al cantante una paterna pacca sulla spalla e lo saluta affabilmente. Il giorno successivo Antonio Modica è addirittura invitato allo speciale che Video Regione ha organizzato per autocelebrare la propria Notte Bianca… Comincio anche quest’anno con un conato, e so che andrà sempre peggio.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

caro lunatico,non sarà invidia? o tu hai un bar e gli affari non vanno come dovrebbero o provi a fare musica e cantare senza riuscirci.......

Marco il Lunatico ha detto...

Carissimo anonimo, se avessi letto bene il post contenuto in questo blog ti saresti accorto che io faccio radio e non musica.

Se avessi letto inoltre qualche altro pezzo del blog ti saresti accorto sicuramente che l'invidia non è un sentimento che mi appartiene: semmai ho questo strambo atteggiamento che si chiama "rispetto per le regole", un atteggiamento che vedo non ti sfiora minimamente.

Anonimo ha detto...

Carissimo Marco il Lunatico, vedere da lontano tre persone che parlano con Antonio Modica (che fra l'altro non hanno nulla a che fare ne con lui ne con gli altri ragazzi del gruppo) non vuol dire sapere che cosa stanno dicendo. So per certo che il concerto dei Mohac Music Machine aveva regolare autorizzazione e che la discussione riguardava semplicemente dei problemi legati alla SIAE che, ci tengo a puntualizzare, è stata sempre pagata dal Bar Sicilia ogni volta...Quindi caro Marco, va bene criticare ed hai tutto il diritto di farlo ma dire il falso non è accettabile...scusami per lo sfogo, sono d'accordissimo con te sulla notte bianca ma il resto dell'articolo mi ha infastidito molto.

Marco il Lunatico ha detto...

Caro Salvatore, mi rincresce che ti abbia infastidito il post ma vorrei precisare alcune cose:

1)Non ho mai detto che la triade avesse a che fare con Antonio Modica o con il gruppo, ho solo raccontato quello che ho visto;

2)Mi fa piacere che il gruppo avesse l'autorizzazione, ma come mai allora quel concerto era l'unico a non essere presente in programma? Come mai un concerto di un gruppo, con un'amplificazione di un certo livello, è stato messo nelle immediate vicinanze di un solista con una misera chitarrina che è stato spazzato via dal concerto dei Mohac Music Machine? L'organizzazione non si è resa conto di questo piccolo particolare? Capirai che conoscendo come vanno le cose nella nostra provincia e nella nostra città con certe personalità fare 2+2 è stato conseguente. Ne prendo atto e mi spiace di aver scritto una cosa inesatta. Ripeto, ho raccontato solo quello che ho visto;

3)Non ho nulla contro il "Bar Sicilia" e non l'ho mai citato, bar del quale tra l'altro apprezzo i gelati e le porzioni sempre molto generose;

4)Non ho niente contro Antonio Modica e i Mohac Music Machine: come ho detto, faccio radio e non musica. Ho fatto un po' di ironia per amore di paradosso ma mi fa piacere che in provincia di Ragusa e a Modica in particolare esista un sottobosco musicale effervescente che da la possibilità ad artisti e gruppi differenti di potersi proporre alla gente;

Non hai motivo di scusarti per il commento: assolutamente legittimo, anzi credo sia stato bene parlarne e (spero) chiarire la questione. Se ti va, possiamo concludere questa discussione, magari tutti insieme, con un Jack da Rick (se mi prometti che non mi prendete a legnate!)

A presto
Marco

Anonimo ha detto...

io ci voglio essere

Anonimo ha detto...

Vai a lavorare caro Marco....invece di crearti fantasmi in testa....I Mohac fanno spettacolo...tu?....non mi interessa....2+2 non esiste nel giornalismo vero...devi essere sicuro prima di giudicare e dire la qualsiasi...STUDIA!!!...

Marco il Lunatico ha detto...

Cara Marta, preciso quanto segue:

1)Tu non mi conosci e dunque non sai cosa faccio. Per tua informazione studio con profitto e contemporaneamente lavoro con serietà nel settore della stampa;

2)A parte quell'inesattezza per la quale mi sono già scusato nel commento precedente non vedo quali fantasmi possano esserci nel post: a meno di non avere il prosciutto sugli occhi non credo sia falso quello che ho scritto sui "Kennedy" di Modica e sulla grossa fetta di potere che gestiscono. Per quanto riguarda la notizia su 'Nzuliddu Pitino ho dei testimoni che possono provare quello che ho scritto (tra l'altro quella sera ero presente anch'io);

3)Questo è un BLOG, dunque NON E' una testata giornalistica. Sulle testate per cui scrivo non avrei MAI messo un pezzo simile. A differenza di alcune testate locali io conosco la differenza tra giornalista e giornalaio: una cosa è l'articolo, un'altra è il racconto di una serata con commento sulla propria pagina, privata e personale, di un blog;

4)Credo immodestamente di sapere ciò che faccio e non accetto LEZIONI da nessuno. Critiche sì, commenti anche duri ma non lezioni da gente che non mi conosce e che io non conosco;

5)Possibile che vi affanniate tutti dietro ad un post pubblicato più di un anno fa su un blog visitato al massimo da una decina di persone al giorno e dunque con un bacino d'utenza limitatissimo? Manco fossi "La Repubblica"...

Anonimo ha detto...

a chista retromarcia.....

Marco il Lunatico ha detto...

Caro anonimo, questa NON è retromarcia, è solo un "cessate il fuoco". Ho avuto modo di parlare personalmente con Salvatore Scucces e dopo una discussione animata abbiamo deciso - con il sorriso sulle labbra e in amicizia, come accade tra persone civili - di lasciar passare la cosa, anche perché si sta parlando di un episodio di circa nove mesi fa.

Ad ogni modo, per semplice curiosità, quando avrò un po' di tempo andrò a cercare al Comune la delibera riguardante il concerto dei Mohac Music Machine del 5 gennaio: anche se fossero stati i Pink Floyd avrebbero avuto bisogno dell'autorizzazione del Comune per l'occupazione del suolo pubblico. Se la troverò ok, ammetterò ancora una volta di aver dato un giudizio troppo affrettato. Se non la troverò, mi dispiace dirlo, allora
vuol dire che avevo ragione...

E siccome non ho tempo da perdere dietro alla questione, chiudo definitivamente con questo post. Ogni commento non costruttivo verrà cancellato d'ufficio e senza spiegazioni.

Anonimo ha detto...

assisi ca vai o comuni abbiecci na bumma....ri chidda bona