sabato 26 aprile 2014

Oggi sul giornale si scrive che all'abituale "cerimonia di commemorazione" del 25 aprile a Modica erano presenti solo le autorità mentre i cittadini l'avevano completamente disertata. Vero. Ma come avrebbe potuto mai parteciparvi qualche cittadino di buona volontà se l'intera cerimonia è durata al massimo un paio di minuti? Il sindaco accompagnato da un paio di vigili urbani ha deposto l'altrettanto abituale corona sul monumento al Milite Ignoto, si è segnato cristianamente, non ha detto nemmeno una parola e tutta la "cerimonia" è finita lì. E tutti via, a casa, ad accendere la carbonella per la grigliata festiva. Nemmeno il traffico è stato fermato. E nell'aria è rimasta soltanto l'amarezza di un'occasione sprecata da parte di un'amministrazione sbadata, il rumore di fondo di morti dimenticate e la consapevolezza di una giornata che è per molti ormai soltanto vuota ritualità di eventi lontani, e un nodino di salsiccia da arrostire sulla graticola.

martedì 8 aprile 2014

Vedere (a forza, per dovere di conoscenza) il video della "sfilata medievale in abiti del '600" (cit.) che si è tenuta a Modica la scorsa domenica è qualcosa che fa male. Sono sincero. Vedere che la nostra storia, la nostra cultura, la nostra stessa identità sono calpestate, violentate e sputtanate da dilettanti allo sbaraglio, da sedicenti esperti di centri storici e da improvvisati uomini di cultura provoca in me un moto di sdegno e di ribrezzo. E di vergogna. E disgusto. Eppure altri dovrebbero vergognarsi: della loro approssimazione, dell'acido della banalità con cui sfregiano quotidianamente il volto della nostra storia, del loro Nulla che diventa politica. La cultura non può essere lasciata nelle mani di quattro buffoni pressappochisti. Vergognatevi di averci fatto vergognare. Vergognatevi.