mercoledì 17 maggio 2006

Gente ridicola


Voglio che guardiate questa donna. Voglio che osserviate questo volantino stropicciato che ho trovato dopo giorni di amorevole ricerca tra tonnellate di santini che si moltiplicheranno esponenzialmente fino al 28 maggio. Se ho avuto parziale pietà per questa povera mentecatta nascondendo il simbolo per cui si presenta alle prossime regionali, non ho potuto fare a meno di lasciare lo slogan. Donne che cambiano il mondo.

In questi giorni una mia amica sta completando una tesi su una figura praticamente sconosciuta della storia moderna: Olympe de Gouges. Una visionaria pioniera che decise di far stampare la Dichiarazione dei diritti della Donna reclamando diritti fino a quel momento ritenuti semplice follia dalla maggior parte delle persone: autonomia decisionale soprattutto sulle questioni riguardanti la sessualità, divorzio, istruzione superiore per le donne, uguale peso politico, medesimi onori ed oneri.

Inutile dire che poco tempo dopo sarà ghigliottinata e la sua Dichiarazione considerata poco meno che il frutto di un "isterismo rivoluzionario". Perché va bene fare la Rivoluzione con la presa della Bastiglia e tutto il resto, ma che le donne reclamino anche dei diritti!

Queste sono donne che hanno cambiato il mondo. Donne che hanno combattuto per un'idea, che hanno rischiato la vita e talora l'hanno persa per cercare di migliorare il peggiore dei mondi possibili. Cioè il nostro. Come Emmeline Pankhurst, una delle più agguerrite suffragette, che chiese incessantemente per tutta la sua vita il diritto di voto come elemento indispensabile di una moderna democrazia. Come le migliaia di donne che si sono rivolte a Muhammad Yunus e alla sua Grameen Bank per sfuggire allo squallore di una miseria senza pari. Come
Vandana Shiva, che cerca di spuntare quotidianamente le armi delle multinazionali proponendo una diversa e più umana prospettiva per lo sviluppo mondiale. Come la ragazza kuwaitiana leader della Resistenza al tempo della prima guerra del Golfo (una pagina di storia che ricordi quella ragazza per favore) arrestata, torturata per settimane e poi fatta a pezzi per essere portata in trionfo come macabro monito dalle truppe irachene ormai in rotta. Come Rigoberta Menchù: ma è proprio necessario spiegare chi è Rigoberta Menchù? Come... Sarebbero tante, troppe le donne da ricordare.

Queste sono donne cha cambiano il mondo. Non certo la nostra mentecatta autonomista (ops, l'ho detto), illusa che un meccanismo profondamente maschilista quale le quote rosa dia alle donne la parità dei diritti. E soprattutto che le fornisca la libertà di farneticare in siffatto modo.

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