giovedì 8 dicembre 2005

In morte di uno sciocco

Mark Chapman uccideva l'otto dicembre di 25 anni fa John Lennon. Odio le ricorrenze, perché danno un tono irreale agli eventi e perché ufficializzano e compattano un dolore di circostanza in un unico giorno. Così ce lo togliamo di mezzo e non se ne parla più, giusto? John Lennon moriva venticinque anni fa portando con sè l'idea di un mondo diverso, senza guerre né nazioni, senza religioni né lotte per il potere...

Un sognatore, certo. Uno sciocco.

Perché il mondo da allora è andato nella direzione totalmente opposta: la dignità umana violentata e calpestata, un potere sempre più capillare e pericoloso (Orwell era un genio), ed infine un'economia di oligarchi che soffoca e impoverisce il resto del mondo.

John, non avevi capito proprio nulla dell'essere umano e della sua bestialità... Ci hai resi dei disadattati, incapaci di accettare - o fors'anche di comprendere - un mondo storto, condannati a vivere la cupezza della legge del più forte, attaccati ad una speranza che si rivela ogni giorno sempre più lontana ed utopica. E questo caro John io non te l'ho mai perdonato.

above us only sky...

Nessun commento: