A volte mi sorprendo. Ieri, durante una complicata discussione con un amico riguardante DiCo e coppie di fatto mi sono trovato incredibilmente a difendere
Tuttavia, se l’art. 21 della Costituzione Italiana non è stato scritto solo per riempire un vuoto compreso tra il 20 e il 22 ritengo fondamentale che in questo Stato si garantisca il diritto d’espressione anche a gentaglia come preti, leghisti, xenofobi o neofascisti – almeno fino a quando non si configuri un reato quale apologia del fascismo. Garantire la libertà d’espressione non implica però favorirla: ed è qui che nasce il problema politico.
Nel caso della Chiesa cattolica nessuno dovrebbe spingersi a chiederne il silenzio. È un suo diritto quello di esprimersi sulle questioni riguardanti etica e morale così come è un suo diritto quello di parlare ai propri fedeli di simili questioni. Il vero problema dell’Italia non è tanto
Forse sono solo furbi, i nostri politici. Considerate infatti quale enorme autorità morale – pur in declino – possiede ancora oggi
Non dobbiamo aver paura delle opinioni avanzate dalla Chiesa cattolica. Dobbiamo temere invece una classe politica di inetti che tiene in enorme considerazione e si prostra vergognosamente a qualunque minchionata dichiarata dal prete di turno. Lasciamo starnazzare i corvacci in tonaca e pensiamo ad una politica laica per favore, costruiamo una politica fatta dall’uomo, per l’uomo.
Dio lasciamolo giocare ai dadi.
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