sabato 4 marzo 2006

Sulle frequenze della futilità

Oggi la giornata poteva iniziare meglio. Di buon mattino attendo alla stazione di Catania l’autobus che mi riporterà a Modica: scruto in giro per vedere se l’autobus è arrivato, cerco qualche faccia conosciuta tra la gente che attende o tra gli autisti. Perché ormai li conosco tutti e a tutti ormai ho affibiato il proprio nomignolo che li contraddistingue. C’è l’anarco-catto-comunista di stampo liberal-forzista, un innocuo ragazzone che discute sempre di politica e fila via tranquillo; Iperuranio, detto così perché ha la testa tra le nuvole e l’incidente è sempre in agguato; Grisù, che ho chiamato così per via di un’esperienza comune, un incendio sull’autobus (sui vecchi pullman dell’Ast accade questo ed altro!); il piccolo Buddha, un uomo che ispira pace e tranquillità solo a guardarlo; Cavallo pazzo alias Speedy Gonzales alias Shuttle, un uomo dalla guida diciamo sportiva; e poi Collina, Il Diacono, Il Sindacalista, U spavintatu a stidda, U picciriddu, James Bond, Er piacione

Stamattina c’era il temibile Radio ga ga.

Nulla da dire sulla sua guida ineccepibile, ma tanto sui gusti musicali. Quest’uomo ha la deleteria abitudine di tenere a volume inquietantemente alto la radio (un po’ duro d’orecchi?) sintonizzata per tutte e due le ore di viaggio su Radio Mediterraneo. Per chi non lo sapesse questa radio propone di mattina un programma ridicolo - che va in onda in contemporanea anche sul canale satellitare Mediterraneo sat – in cui la gente telefona da tutto il mondo ed interagisce negli incredibili idiomi degli emigrati con i conduttori in studio. Di cosa parlano? Del nulla. Di frivolezze così frivole che anche la frivolezza si distacca indignata da loro. Senza considerare che nel 98% dei casi gli ascoltatori cominciano ad elencare una lunghissima sfilza di persone, famiglie e varia umanità da salutare dislocata ai quattro angoli dell’universo conosciuto, umanità varia che chiaramente segue il programma e che telefonerà subito dopo per ringraziare ed aggiungere altri saluti innescando una catena dalla quale sarà praticamente impossibile uscire. Per non parlare della musica e delle dediche: Gigi d’Alessio, la Tatangelo, Biagio Antonacci, la Pausini o le canzoni di Sanremo si sprecano, ma questo sarebbe il danno minore… Il problema è quando la gente richiede i Ricchi e Poveri, Pupo, i Cugini di Campagna, Christian (chi cazzabubbolo può ascoltare ancora Christian??) o Toto Cutugno, e i conduttori li accontentano.

De gustibus non disputandum d’accordo, ma quest’uomo costringe un intero autobus ad ascoltare simili capolavori della musica italiana aggiungendovi una sua esibizione canora non richiesta in sovrappiù. È inutile chiedergli di abbassare il volume: è più forte di lui, dopo pochi minuti ha già dimenticato tutto ed è lì intento alla guida mentre canta Non voglio mica la luna con voce tenorile. Almeno le radio dei vecchi pullman avevano una pessima ricezione e dopo un po’ le stazioni si perdevano, questi nuovi autobus hanno malauguratamente radio cd con RDS! Certo, il lato positivo è che non dovrebbero più incendiarsi per strada.

E dire che stamattina il tempo era perfetto per i miei Cure del lettorino Mp3: nuvoloso, scuro, nebbia sulle colline che circondano la strada. Impossibile. Robert Smith ha lottato per un po’ contro le canzoni di Radio Mediterraneo - it doesn’t matter if we all die… - ma alla fine è stato costretto alla capitolazione dai colpi di un Fausto Leali d’antan che superava anche il muro degli auricolari… Arriviamo a Modica. La confusione più totale.

Lo avevo dimenticato: per una settimana (fino al 12 marzo) la mia città sarà presa in ostaggio dall’Eurochocolate, evento di grandissima risonanza in cui i soliti noti – i fratelli Minardo in primis, il senatore e il petroliere – si daranno da fare per aumentare ancora di più la propria visibilità e la propria cerchia di “estimatori”. Al di là di quest’ultima cattiveria siete tutti invitati a Modica per una scorpacciata ultracalorica e iperdiabetica di cioccolato in tutte le sue forme. Forse nella confusione non riuscirete ad apprezzare al meglio Modica: magari però tornerete con più calma, per scoprire l’anima di una meravigliosa città barocca diventata patrimonio di tutta l’umanità.

Nonostante i modicani stiano facendo di tutto per distruggerla.

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