martedì 7 marzo 2006

Ridondanze

L'efficienza gregaria di Sandro "James" Bondi è degna della migliore tradizione di sudditanza politica. Come a dire che il capo va fatto vincere a tutti i costi non solo perché se ne ricaverà qualche misera briciola di potere anche per sè, ma soprattutto perché il proprio Capo è il migliore: bello, buono, onesto, ricco, divertente, carismatico. Anche se si tratta di Silvio Berlusconi. L'amore smisurato per il proprio Capo e l'annullamento nella sua persona (tra le altre vittime di questa comunione d'amorosi sensi Emilio Fede) si è palesato ancora una volta. Lasciamo perdere Emilio Fede e la sua personale concezione della par condicio: per x minuti idolatra ed incensa il suo amato Silvio, per gli stessi x minuti - dunque la par condicio è salva - critica aspramente Prodi e simili forze demoniache. I comunisti e il pericolo di una deriva bolscevica in Italia deve essere arginato... E loro sono pronti.

Tranquilli. Grazie all'efficiente Sandro "James" Bondi in questi giorni circa 25.000 preti italiani hanno ricevuto una brochure di una decina di pagine intitolata "I frutti e l'albero" in cui si chiarifica in maniera incontrovertibile la simbiosi zerbinesca tra potere politico e religione. In favore della religione chiaramente. Nel libretto vengono spiegati gli arroccamenti medievali delle ultime leggi in difesa della "vita", il netto rifiuto dei Pacs e tante altre amenità che dovrebbero convincere senza ombra di dubbio qualche prete indeciso di votare per Forza Italia. Non sia mai che qualcuno voti per i comunisti!

Cito dal libretto: "Tutte cose, queste, che costituiscono autentici spartiacque tra chi è davvero in sintonia col sentire cattolico e chi va attestandosi, al contrario, su di una lunghezza d'onda dai connotati, se non essenzialmente anti-cristiani, quanto meno laicisti". Verrebbe da rispondere: e allora? L'Italia non è forse uno stato laico? Quale inquietante piega confessionale sta prendendo l'Italia? Possibile che la religione e la fede non possano essere un fatto privato e personale e che invece si debba imporre a tutti una morale che viene spacciata come comune ma che comune non è manco per niente?

Mi vengono i brividi quando leggo di una difesa dell'identità cristiana della scuola o dell'abolizione dell'Ici per i beni ecclesiastici che viene vista come una conquista di civiltà. La scuola deve essere laica ed aconfessionale. Sono terrorizzato dalla possibilità che fondamentali conquiste della scienza come l'evoluzionismo possano essere escluse in toto (perché già in parte è accaduto) dai programmi scolastici in favore di altre teorie come il creazionismo.

L'Italia sta andando pericolosamente alla deriva guidata da una formazione politica quantomeno discutibile che non si fa scrupolo alcuno di pestare i diritti di milioni di persone - nonchè di sputare sulla loro intelligenza, ma questo è un altro discorso - in favore di un atteggiamento di sudditanza assoluta nei confronti di un credo. Come a dire che le tonache vanno a braccetto con la ventiquattrore dei neoliberisti.

Religione e soldi - accoppiata vincente.

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