giovedì 19 gennaio 2006

Le ultime lettere di Silvio Berlusconi

Ovvero
Della demenza senile


"Felicitazioni per il tuo arrivo, lo sai che la nuova legge Finanziaria ha stanziato per te 1.000 euro?". A meno di tre mesi dalle elezioni l'ultima trovata propagandistico-cabarettistica di un premier sull'orlo di una crisi di coalizione... Certo che non gli si può negare l'estro e la fantasia: Silvio Berlusconi ha deciso di inviare a tutti i bambini nati nel 2005 una lettera in cui spiegare, con tono nonnesco e pateticamente sdilinquito, le modalità attraverso cui potranno usufruire del bonus - 1.000 euro appunto - reintrodotto con la nuova finanziaria. Ai neonati. Tutti bimbi prodigio se riescono già a leggere e comprendere il significato di questa lettera... Ciliegina sulla torta? Alla fine il premier saluta il bambino con "un grosso bacio".

Povero Silvio, quanto deve temere queste prossime elezioni! Dev'essere l'ansia da prestazione: "Riuscirò a mantenere salda una coalizione che si sta sfaldando da tutti i lati? Avrò abbastanza fette di prosciutto per coprire gli occhi a tutti gli italiani? Riuscirò a conservare il mio posto di privilegiato in modo tale da sfuggire alla giustizia italiana?" (che pure esiste). Quante dolorose questioni da risolvere. E allora niente di meglio che accattivarsi gli strati più deboli e manovrabili della popolazione attraverso le solite trite e ritrite formule: 800 euro al mese per i pensionati, i mille euro di bonus per un bambino nato nel 2005. Bisognerebbe però capire il senso di questi soldi: va bene, mille euro fanno sempre comodo... E poi? Una volta che li hai spesi chi ti garantirà l'assistenza medica? Chi provvederà a fornire al tuo bambino un'istruzione adeguata? In che modo riuscirai a far fronte all'esosità del fisco o semplicemente all'inflazione degna di un ippodromo?

È chiaro che invece del contentino - pur gradito - sarebbe meglio permettere a quel neonato di crescere nel migliore dei modi trasformando l'Italia in un paese a misura d'uomo e non a misura dei vari potentati di turno: una cosa simile però ai politici italiani riesce poco bene, soprattutto se ne va di mezzo la poltrona. Inoltre la gratitudine ha vita breve, e se queste cose non si fanno a ridosso delle elezioni... Ricordo quand'ero piccolo le strade scassate e piene di buchi della mia città che poco prima delle elezioni venivano frettolosamente asfaltate dall'amministrazione timorosa di perdere il proprio posto, o le discariche abusive che venivano subito ripulite da operai di ditte specializzate, o le lampadine dei lampioni, sostituite in fretta e furia - beh, queste cose accadono ancora oggi , ma se te ne accorgi quando sei ancora bambino significa che è davvero grave. I messaggini sui cellulari per ricordarti di andare a votare, 560.000 lettere spedite dalla Presidenza del Consiglio per avvisare i neonati, lo stipendio di Bruno Vespa, i finanziamenti pubblici ai partiti e i soldi destinati agli organi di stampa dei partiti...

Non fanno altro che campagna elettorale con i soldi delle tasse. Con i vostri soldi. Con i miei soldi. E non se ne vergognano.

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