lunedì 27 febbraio 2006

Quelli che Dio gli dice le cose #1

Ma cosa vuole ancora?

Non contento di aver preso posizione sulla legge 40 e di aver affossato vergognosamente la ricerca scientifica grazie anche all’atteggiamento zerbinesco dei nostri politici, non felice di aver condannato a morte le speranze di migliaia di persone in tutta Italia, ancora non pago dei milioni di uomini e donne a cui la Chiesa ha rovinato e rovinerà per sempre la vita il Pastore Tedesco ritorna a vestire l’armatura del crociato contro la vita e la dignità umana esclusivamente per gli interessi della Chiesa di cui è monarca assoluto e padrone delle coscienze dei suoi fedeli. Anche se lui dice di volerla difendere, la vita.

Ma cosa vuole ancora?

E’ chiaro che l’obiettivo del pupo bianco stavolta è la legge sull’aborto. In un convegno organizzato al Vaticano riguardante l’embrione e il suo status l’uomo dalle occhiaie più marcate dell’emisfero boreale ha dichiarato più o meno (ascoltavo il tg, perdonate la citazione a memoria) che l’amore di Dio non fa differenza tra embrione, bambino e adulto perché in ciascuno di essi Dio rispecchia la propria immagine. Sarebbe interessante sapere quando esattamente Dio gli ha riferito tutte queste cose visto che, come ammette anche B16, le sacre scritture e i documenti della chiesa primitiva non trattano di questi argomenti.

Forse è stato Dio a parlargliene in sede privata, magari davanti ad un buon bicchiere di Lacrima Christi o sgranocchiando qualche osso di morto. Avranno parlato di embrioni e di concepimento, di eros e di filia, di sesso prematrimoniale come peccato mortale mentre avranno glissato elegantemente su temi un tantino più scabrosi come i preti pedofili e le molestie sessuali che i fedeli subiscono da parte del clero…

Ma per favore.

Benedetto XVI non fa altro che condannare l’attacco alle libertà religiose mentre non si accorge di quanta pericolosa violenza reazionaria ed oscurantista impregna il suo continuo salmodiare. La pagliuzza e la trave, vecchia storia. La chiesa si sente mancare il terreno sotto i piedi, sente che il pensiero laico sta cercando di limitare la sua capacità di controllo mentale e contrattacca, forte della sua “statura morale” che si è guadagnata nel tempo e dell’appoggio incondizionato della politica e dei suoi indotti. Parla il Papa? È il vicario di Cristo, si deve tener conto della sua opinione! Un porporato non dà indicazioni di voto pur consigliando di votare per quei partiti che “hanno a cuore gli interessi della famiglia e che difendono la vita”? Certo che lo si deve ascoltare, è un uomo di Dio!

Non vogliono perdere il loro potere, questo lo capisco. Però non possono costringere chi non è credente alla loro etica distorta spacciandola per etica comune, addirittura facendosi portavoce del pensiero di un Dio del quale nessuno ha mai dimostrato l’esistenza! Eppure credo che la questione sia semplice: sei un cattolico? Va bene, allora fai obiezione di coscienza e non fai sperimentazione sulle staminali, non abortisci, se non ti sei ancora sposato fai un bel po’ di docce fredde mentre se lo sei e ti scanni quotidianamente con tuo marito o con tua moglie non lo/la lasci perché “non osi separare l’uomo ciò che Dio unisce”… Ma io, cittadino laico di una nazione laica – almeno sulla carta – devo aver diritto ad accedere a tutte queste conquiste civili: diversamente, è un’inconcepibile limitazione della mia libertà personale e un insulto alla mia capacità di autodeterminazione. Mi trattano come un bimbo che va guidato con la manina attraverso i perigliosi ed irti sentieri della vita da un Papà severo ma buono… Meglio essere orfano. Oh, scusate. Dimenticavo che lo fanno per il mio bene, dimenticavo che vogliono salvarmi l’anima e vogliono salvare tutti voi piccoli sacrileghi fornicatori.

Di cos’ha paura il Papa, che i cattolici predichino bene e ratzolino male? Che i cattolici preferiscano destinare il proprio otto per mille altrove? Che le vecchiette preferiscano tenersi i soldi della pensione piuttosto che buttarli nella cassetta delle offerte? Che i Papa boys di mattina ascoltino le prediche sulla continenza e la bellezza della castità e poi la sera scopino come ricci usando – orrore! – il preservativo e disperdendo così il proprio seme?

Vogliono rimettere in discussione la legge sull’aborto. Volete vietare l’aborto? E dopo che l’avrete fatto vieterete l’uso dei preservativi o della pillola anticoncezionale? Rimetterete in sesto le ruote per i bambini abbandonati, i sanatori per i diversamente abili (quant’è ipocrita questa parola) o le case per le povere sventurate che non hanno saputo resistere alla tentazione del Maligno? State già producendo le cinture di castità da piazzare sul mercato o vi state adoperando per la condanna sociale del sesso perché “non lo fo per piacer mio ma per piacer a Dio?” Chissà, magari avete già pronti dei programmi di rieducazione per gay e per le lesbiche o volete semplicemente far rivivere i fasti di una chiesa misogina (donna ricettacolo di ogni nequizia, tentazione di Satana e chi più ne ha più ne metta)?

Credete in Dio se volete, ma non lasciate che altri uomini vi constringano al loro pensiero spacciandolo per quello di un Dio che non hanno mai visto né vedranno mai.

Nessun commento: