sabato 7 luglio 2007

Cavalcaporco, vieni alla lavagna!

Non preoccupatevi se latito un po’ da questo cratere lunare. Non mi hanno ucciso, non mi sono fatto esplodere, non mi hanno ricoverato allo Spitale de’ pazzi (ammetto che dovrebbero, forse), non ho sbattuto la testa dimenticando il mio nome o il mio passato – nonché questo blog -, nessun temibile virus ha attaccato i vari computer da cui mi connetto abitualmente in giro per la Sicilia...

Sono in ritiro spirituale nella mia casa a mare, l’uovo di Colombo che unisce la tranquillità catanese al condizionatore modicano... Va bene, forse sono un tantino viziato, ma sto studiando quindici ore al giorno circa senza concedermi alcuna distrazione. Perché? Perché ormai ho scoperto la proficuità da pre-esame di una full immersion leopardiana, uno studio matto e disperatissimo che consente di dare l’ultimo sguardo, quello riassuntivo in tutta tranquillità. Perché proprio non riesce ad entrarmi in testa ‘sto tedesco, una lingua che temo non imparerò mai e che spero di ritenere almeno il tempo dell’esame.

Il tedesco. Che sarà pure la lingua dolcissima ed aerea di Goethe, di Schiller, di Novalis – certo anche di Hitler ed Hegel, e questo dovrebbe farvi venire già qualche sospetto –, ma se in quella terra volete prendere qualcosa in frigorifero dovete cercare l’armadio freddo (der Kühlschrank) e se i vostri pargoletti la notte hanno paura di dormire da soli potete dare loro una bestia da abbracciare (das Kuscheltier, in italiano tradotto con un più rassicurante orsetto di pezza). Senza contare l’infanzia difficile che deve aver trascorso Schweinsteiger, calciatore del Bayern Monaco, con quel cognome. Più o meno Cavalcaporco...

Tornerò tra non molto, voi rimanete in vita!

Ps: se in un atto di puro masochismo decideste di acquistare un quotidiano tedesco e trovaste la parola Wahlkampfkostenrückerstattungsgesetz dispersa in qualche articolo sappiate che il giornalista non vi sta prendendo in giro ma vi sta parlando della serissima legge sul rimborso delle spese per la campagna elettorale.



Post post scriptum: una cara amica mi ha informato anche dell'esistenza di

Donaudampfschifffahrtsgesellschaftsraddampfer-

kapitänskajütentürsicherheitsschlüssel


(scritta senza il trattino!) vale a dire, per i meno pratici, "la chiave di sicurezza per la porta della cabina del capitano sul vaporetto a pale appartenente alla compagnia di navigazione del Danubio". Saltabeccando su Internet ho poi scoperto anche questa follia, che però non viene correntemente usata se non come testimonianza delle bizzarrie linguistiche teutoniche...


Rhein-Main-Donaugrossschifffahrtswegdampfschifffahrtgesell-

-schaftskapitänsuniformknopf


(sempre senza trattino), la cui traduzione è "il bottone dell'uniforme del capitano della linea di navigazione a vapore della grande linea di navigazione Reno-Meno-Danubio".

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