Gli
occhi sperduti di un vecchio "onorevole" al bancone di un bar, quasi
grato del mio sguardo di disgusto a fronte dell'indifferenza di decine
di ragazzini scioperanti. Probabilmente nemmeno sapevano chi fosse
questo vecchio "onorevole" ormai sul viale del tramonto: nessun
elettorato pronto ad essere ubriacato di promesse, nessuna clientela da
acquistare ma nemmeno alcuna ostilità ideologica tra questi ragazzetti
annoiati e indifferenti. Ho provato quasi tenerezza per il suo senso di
straniamento, una vedovanza mai superata per l'ossequio reverenziale che
fino a non troppo tempo prima lo circondava. Che gli dava l'illusione
di valere qualcosa non solo come dispensatore di raccomandazioni e
procacciatore di clientele ma anche - pensa un po' - come persona.
venerdì 11 ottobre 2013
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