N.B.: Non avendo più il tempo di aggiornare questo blog con la frequenza di prima (pur essendo ancora immutata la voglia), ho deciso che posterò anche delle piccole, veloci riflessioni come questa quando non potrò scrivere post lunghi e ragionati come mi piace fare. Almeno non passerà un mese o anche più tra un post e l'altro!
E adesso si spinge sulla legge riguardante
l'ineleggibilità dei condannati in via definitiva: un contentino ai
tanti delusi della politica tradizionale, nella speranza che si possa
arginare l'onda lunga dell'antipolitica sollevata dalle elezioni
siciliane.
Ma passerà questa moda dell'antipolitica, passerà come tutte
le mode ideologiche nate e cresciute in Italia. Quando gli italiani
capiranno che i cittadini e le cittadine
del M5S pretendono davvero l'impegno in prima persona e la
partecipazione attiva di ciascuno in nome di una bella e utopica
democrazia partecipata tutto si smonterà improvvisamente. Gli italiani, a
parte uno zoccolo duro, si sono sempre disinteressati della cosa
pubblica: delegare ad altri il principio fondante di 150 anni di
politica italiana.
Alla fine, siamo solo un popolo di "armiamoci e
partite" che ama salire vigliaccamente sul carro del vincitore dopo aver
schivato le battaglie e gli scontri che altri hanno affrontato.